Beatrice, Costa Rica

Sabato, mio padre viene a prendermi

Beatrice ci presenta July, abbandonata fin dalla sua nascita, che con gioia scopre che “qualcuno è venuto ad incontrarla per amarla davvero”…

Mentre gli studenti tornano a scuola per il nuovo anno, anche noi stiamo intraprendendo nuove strade. Da febbraio abbiamo due nuovi apostolati. In primo luogo, andiamo ogni giovedì mattina alla scuola di Tirrases, per accompagnare una cinquantina di giovani tra i tredici e i diciotto anni, che spesso hanno difficoltà a trovare l’ingresso della scuola. L’idea è molto semplice : toglierli dalla loro realtà, la pratica è un po’ più complicata! In secondo luogo, ogni sabato mattina andiamo a visitare una dozzina di giovani tra i diciotto e i ventitré anni, con disabilità mentali e motorie più o meno pronunciate. Sono giovani che sono stati abbandonati o allontanati dalle loro famiglie fin dalla nascita e affidati al PANI (protezione de l’infanzia). Questa casa offre un tetto fino i diciotto anni, quando devono lasciare il PANI. Abbiamo scoperto questa casa attraverso un amico.
Un martedì pomeriggio, Agnès, Mathilde ed io decidemmo di andarci, senza sapere veramente cosa ci aspettava, ma desiderosi di scoprire questo posto. Una volta arrivati davanti, ci siamo armati di coraggio per parlare con il direttore, sperando che l’argomento della presenza libera lo convincesse! Ancora una volta, Dio ci apre molte porte. Dopo una breve discussione, apparentemente convinto, ci ha chiesto se volevamo iniziare subito, in un attimo … siamo circondati da dieci giovani, ognuno più affettuoso dell’altro. Abbiamo passato il pomeriggio a ridere, giocando. Mentre andavamo via, ognuno di loro ci ha abbracciato, assicurandosi che saremmo tornati sabato.
Il sabato successivo, appena passato l’angolo, erano tutti sulla soglia di casa, pronti a farci entrare. Quando siamo arrivati quel giorno, a luglio, uno di loro mi ha guardato e mi ha detto: “È sabato e sei tornato”, con grandi occhi pieni di meraviglia. Ricorderete forse Pépinot nel film “iI bambini del coro”, che ogni sabato aspettava il suo papà all’ingresso del college, e la sua gioia quando Monsieur Matthieu scendeva dall’autobus, un sabato, per dirgli di seguirlo? Beh, quel sabato ho avuto l’impressione di incontrare Pépinot. Questi bambini sono abbandonati e nessuno li visita. Così vi lascio immaginare la gioia di Pépinot e la trasferisco al volto di July, quando ci ha visto arrivare quel famoso sabato.
Ogni sabato siamo accolti con lo stesso amore. Questa casa mi calma profondamente, lascio all’ingresso i problemi e le preoccupazioni e mi lascio abitare dalla gioia e dalla semplicità che descrivono questi giovani. A volte mi chiedo chi, tra July e me, rappresenti meglio Pépinot, quando vede che un sabato qualcuno è venuto ad incontrarlo per amarlo davvero.